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  • Immagine del redattoreandrea zarattini

SORA LELLA

Sora Lella… accomodatevi e lasciatevi servire.


In una Roma bella e deserta sono stato a mangiare nella trattoria “Sora Lella”. E' stato possibile solo grazie all’intercessione della mia amica e compagna di microfono radiofonico, Francesca Barberini. Per prima cosa ho molto apprezzato la garbata proposta del titolare Simone di lasciarci servire da loro (naturalmente dopo essersi premurato di conoscere intolleranze e/o allergie eventuali). Da qui in avanti è stato un autentico balletto.

Tralascio la fine croccantezza del guanciale dell’Amatriciana, lo spessore perfetto delle fettuccine fatte a mano, i supplì (senza svisate o reinterpretazioni) perfetti tra la consistenza del riso, la quantità di condimento, lo spessore e la friabilità della panatura. Parlare di cucina non è il mio mestiere, quindi mi limiterò ad accennarne.

Ho molto gradito il vino che mi è stato suggerito, sia per originalità che per qualità.

La vera nota distintiva è la garbata cortesia, riservata a tutti gli ospiti e mantenuta dal primo servizio delle 19.30 a quello delle 22.00. Raccontare la proporzione tra la voluta semplicità dell’accoglienza (di Simone e del fratello), l’eleganza nel porsi, il garbo nel parlare col cliente, la gestione dei tempi tra l’appoggiare una battuta o spendere qualche parola per la storia di famiglia, è cosa ardua. Ho teso l’orecchio ai tavoli serviti da altri collaboratori o comunque arrivati in tarda serata: lo stile del servizio è restato costante.

La cornice è stata perfetta, l’Isola Tiberina in agosto, Roma svuotata con il giusto mix di cittadini roomani e stranieri. Il menù è completo, si può scorrazzare liberamente tra la stretta tradizione (mai banale perché marchiata dalla consuetudine squisitamente familiare) e i piatti del territorio laziale. La carta dei vini è perfetta, se non sei un piantagrane a priori, ci sono tutte le alternative necessarie a soddisfare le richieste: non troppo lunga non troppo essenziale.

Non sono un critico gastronomico ma sono, anzi siamo stati benissimo. Nel piatto Roma e i suoi sapori, attorno al piatto persone che hanno vissuto e vivono la storia della città. Bello trovare una ristorazione che non cede alle facilonerie e non rincorre mode imposte da stelle o tendenze. E' stato un momento di vacanza vera!!!



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