Che differenza c'è tra "appassire" e "mettere a riposo"? L'Amarone buono!
Quando abbiamo ricevuto l'invito alla verticale di Amarone Bertani che si è tenuta ieri nelle cantine di Grezzana abbiamo approcciato la degustazione con una buona dose di sufficienza e snobismo: il solito Amarone caldo, zuccherino e stucchevole a metà del primo bicchiere.
Ed ecco arrivare la lezione di umiltà, sei annate (2008-2005-1998-1981-1978-1967) favolose, ognuna caratterizzata dalle sue prerogative ma tutte: FRESCHE, MISURATE, ESSENZIALI E MINERALI. Troppo facile parlare bene del 1967 che polverizza le capacità di invecchiamento di tantissimi vini piemontesi e toscani.
Come sempre il segreto sta nella misura e nella conoscenza dei propri vigneti e delle proprie uve. Appassire mi fa pensare a qualcosa che si spegne, mentre riposare mi rimanda a qualcosa di piacevole. Indubbiamente il riposo giova alle uve veronesi molto di più dell'appassimento se questi sono i risultati.
Alla Bertani la visione dell'Amarone è chiara e lo è sempre stata, a giudicare dalle annate più vecchie assaggiate prevedo il ritorno di una tradizione che regala Vini moderni, bilanciati ed eleganti...NON IL SOLITO AMARONE.
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